“C’è un albero per ogni uomo che ha scelto il bene” è lo slogan lanciato da Gariwo, l’associazione italiana che ha promosso il 6 marzo come Giornata dedicata alle persone Giuste, che cioè hanno salvato vite umane nel corso di un genocidio, a cominciare dalla cosiddetta “soluzione finale” contro il popolo ebreo o, in tempi più recenti, come per i fatti legati alle mafie o al terrorismo dell’Isis. Da quest’anno il 6 marzo è Giornata dei Giusti anche per il Parlamento italiano.
A Vercelli, dallo scorso anno, il Servizio Giovani e i ragazzi del Servizio civile di Vercelli promuovono l’organizzazione delle celebrazioni in forma condivisa tra Istituzioni, Scuole e giovani.
“Scorrendo il programma – dice l’assessore alle Politiche giovanili, Maria Moccia – vedo molte novità per quest’anno ma mi piace evidenziare tra tutte quella del coinvolgimento di alcune classi e Istituti superiori in un percorso per far scegliere ai giovani stessi le figure da proporre per il Giardino dei Giusti che abbiamo fatto nascere al parco Iqbal Masih. In questo modo la Memoria diventa Presenza e stimolo alla responsabilità.”
Il coinvolgimento degli Istituti è diventato un’attività stabile dell’anno per i giovani del Liceo Artistico Alciati di Vercelli, il Liceo Musicale e il Liceo Classico di Vercelli. Oltre a raccogliere testimonianze e scegliere i Giusti per il 2019, gli studenti – con il coordinamento dei giovani del Servizio civile – si occupano dell’allestimento delle targhe dei Giusti presso il parco e dell’organizzazione e comunicazione degli eventi, anche sul sito vercelligiovani.it e i social collegati.
Si parte martedì 12 marzo dalle ore 9.30 con l’iniziativa, promossa dalla Scuola Pertini, di collocare presso diverse scuole della città una “pietra d’inciampo” a ricordo del ragazzo quattordicenne del Mali ritrovato morto nel mediterraneo con la pagella cucita nei vestiti. La mattinata prosegue poi presso la Scuola Pertini con la dedicazione di un albero ad alcuni docenti individuati tra i Giusti.
Si prosegue con la celebrazione promossa dal Comune di Vercelli – aperta a tutta la cittadinanza – che si svolgerà venerdì 15 marzo a partire dalle ore 9, dapprima presso la sede del S. Giuseppe dell’Università del Piemonte orientale (Piazza Sant’Eusebio 5) e successivamente presso il vicino parco Iqbal Masih.
Nel corso della cerimonia, aperta dai saluti delle Istituzioni, gli studenti coinvolti e i ragazzi del Servizio Civile presenteranno con letture, interviste e video e musiche i tre nuovi Giusti individuati e scelti da loro. Si tratta di: Giuseppe Leblis, don Luigi Donghi e Marielle Franco.
Giuseppe Leblis (1873-1944), come educatore rappresentò una guida ed un esempio di coerenza e rettitudine per generazioni di studenti dell’Istituto Cavour. Dovette lasciare l’insegnamento pubblico in seguito alle leggi razziali, proseguì con dedizione disinteressata la sua opera a favore dell’istruzione dei giovani, non solo di appartenenza ebraica. Viene ricordato per la sua grande generosità, espressa sempre con grande discrezione.
Don Luigi Longhi (1939-2007), dopo un periodo di missione nei lebbrosari del Brasile, negli anni Settanta realizzò a Vercelli, presso la parrocchia dell’Aravecchia, una comunità di accoglienza per stranieri, disoccupati, ex-drogati, offrendo loro non solo ospitalità e lavoro ma soprattutto amore fraterno e rispettoso della dignità umana di ognuno. Affrontò con coraggio le difficoltà sia economiche sia sociali, superando i pregiudizi con la coerenza delle sue azioni, ispirate sempre alla carità evangelica. Visse per gli ultimi e con gli ultimi, per costruire l’unica grande famiglia dei figli di Dio.
Marielle Franco era una politica brasiliana, consigliera comunale di Rio de Janeiro e difensore dei diritti umani. Aveva 38 anni ed era nata e cresciuta nella favela Marè, un quartiere con oltre 130 mila abitanti. Si definiva “nera, lesbica e attivista politica, madre a 19 anni e femminista”, combatteva per i diritti delle comunità più emarginate. Nella notte tra il 14 e il 15 marzo 2018, è stata uccisa insieme al suo autista in un agguato mentre stava tornando a casa dopo un comizio in favore delle donne nere. Marielle è stata vittima di un assassinio politico che ha scatenato un’ondata di sdegno e risentimento non solo in Brasile, ma in tutto il mondo.
A conclusione, presso il parco Iqbal Masih saranno piantumati tre nuovi alberi, con una targa commemorativa e formelle dedicate ai singoli Giusti, predisposte dagli studenti e i docenti del Liceo artistico e rappresentazioni teatrali a cura dei giovani del servizio civile.
“Sta diventando una bella tradizione che le figure dei nuovi Giusti siano scelti dai nostri ragazzi – dice il Sindaco Maura Forte – e questo ci rende molto orgogliosi: due di loro sono cittadini delle nostre terre vercellesi che hanno scelto il bene schierandosi dalla parte degli esclusi. E ricordare Marielle Franco è un’occasione per allargare la nostra visione alle dimensioni del mondo, ovunque vi sia attenzione agli ultimi e agli esclusi.”
Il 15 Marzo sera l’appuntamento a chiusura delle celebrazioni sarà presso la Scuola comunale di musica Vallotti, per il “Concerto per i Giusti” a cura degli allievi e docenti della scuola.
Tutte le notizie, i video, gli aggiornamenti sulle diverse giornate e altro materiale prodotto nel corso della settimana si trovano sul sito vercelligiovani.it e social dedicati del Servizio giovani del Comune di Vercelli.